Le Elezioni
del9
e 10 di aprile sono state
l’occasione per dimostrare come attualmente il nostro paese è completamente
allo sbando e privo di una guida seria,
affidabile e sensata.
Se da una parte,
c’è la speranza che la vittoria di misura del centro sinistra in Italia possa comunque
rappresentare un segnale di cambiamento
per migliorare le condizioni di vita di tutto il popolo italiano e soprattutto
delle classi più deboli, dall’altra c’è la constatazione che come Bocchiglieresiabbiamo dimostrato di avere le idee confuse, soprattutto per merito
del nostro illustre Sindaco Dott. Luigi De Vincenti che si è reso
protagonista di una specie dipagliacciataelettorale.
Ed allora facciamo il riassunto di tre mesi di
farsa:
Atto 1°-Consiglio
Comunale Aperto del21
gennaio 2006:
Il sindaco si scatena
controtutti:
Contro l’ASL, contro la Provincia e contro la Regione,perché non danno risposte ai problemi di
Bocchigliero. Dichiara addirittura che vuole denunciarealla Corte Europea lo Stato
Italiano e baldanzosamente chiede a tutti che, per protesta, non dobbiamo andare a votare:applausi
peril nuovo eroe sindaco-ribelle !!!
Siamo quasi tutti d’accordo: il
9 e 10 aprile non andremo a votare, perchédobbiamoribellarci,dato che il nostro paeseèdimenticatodatutteleistituzioni.
Solo Maria Josè
Caligiuri,presidente del Circolo di
A.N.,dichiaracheloroandranno a votare, così come il Consigliere Comunale di minoranza
Avv. Nicola Greco dichiara il suo dissenso, affermando che il “voto” è l’espressione più alta di libertà e democrazia:
e allora, ……per loro, …… niente applausi.
Alla fine si decide
di fare un “documento di protesta”e di andare ad incontrare il Direttore
dell’ASLedirappresentantidella Provincia e
della Regione per avere risposte sui
problemi della sanità e soprattutto sulla questione della Strada del
Laurenzana.
Intanto sui
giornali, un giorno si e l’altro
pure, il sindaco strombazza ai quattro venti che “Bocchigliero non andrà a
votare”.
Atto 2° - Assemblea Pubblica
del25 marzo 2006:
IlSindaco
edil Segretario della Sezione
DS,
chiedonoancorauna volta ai cittadini di Non
Andare a Votare,perché i problemi che sono stati
segnalati nel “Documento diProtesta”
non hannoottenuto
nessuna risposta positiva:
- Per la Strada del Laurenzana,
dopol’incontrocon il Presidente
della Provincia,abbiamo appreso che la pratica è sempre
ferma, perchéla Regionenon haancoradato nessuna risposta.
- Per la Sanità,
l’incontro con il Direttore
Generale dell’ A.S.L.di
Rossano, non ha
prodottonessun risultato positivo; Anzi, dopo
avere promesso
che avrebbeprovveduto subitoa far ritornare
Doraa prestareservizio tuttii giorni
aBocchigliero,lostessoDirettoreGenerale, il giorno dopo,telefona al Sindaco perdirgli che la presenza
di Dora,per due giorniallasettimana, èpiù che sufficienteper le esigenze del nostropaese.
Il Sindaco è “incazzato” e dichiara addirittura che lui, per protesta, pur non
essendo elettore a Bocchigliero, non andrà a
votare neppure a Castrolibero.
Atto 3°-Sorpresa sul giornale
“IL QUOTIDIANO”
La gente è sbalordita quando sul giornale “IL
QUOTIDIANO” del 30 marzo 2006 viene pubblicato ilmessaggio elettorale di “APPELLO AL VOTO” degli Amministratori Locali dei Democratici di Sinistracheinvitano i cittadini ad andare a votare.
Tra i firmatari di
questo “appello” c’è anche il Dott.
Luigi De Vincenti, Sindaco di Bocchigliero. La notizia fa il giro del paese e
quando il Sindaco non sa più che pesci pigliare ecco un’idea geniale: nelle
bacheche ed alle vetrine dei bar, improvvisamente compare una “lettera” a firma del sindaco De Vincenti,dove dichiara che lui si dissocia dall’Appello al Voto fatto dal suo Partito, perché luinonha
messo nessuna firmaedil Partito lo ha inserito in quell’elenco a sua insaputa.
Tra la gente
comincia a circolare la voceche il
Sindaco non dorme bene la notte, dato che in Piazza diversi “compagni” disapprovano l’iniziativa del
sindaco e distribuiscono iFac-Similielettorali, nelmentre i tabellonidelle vie del paese sono
pieni solo di manifesti della “Quercia”.
Atto 4° -Arriva in Sezione il Segretario Provinciale
DS
Mercoledì5 aprilearriva in Sezione il Segretario Provinciale DS, ma non c’è nulla da fare: questa volta, per protesta, i compagni
non andranno a votare:
“Questa voltafacciamo
….passo !!!” dichiara baldanzosamente il Sindaco.
Atto 5° - Assemblea Pubblica con
l’On. Nicola Adamo
Primadell’Assemblea di venerdì7 aprile il Sindaco va in giro dicendo “vedremo quali impegni prenderà l’On. NicolaAdamo,
per i problemi di Bocchigliero
e poi decideremo
cosa fare”.
- Nell’assemblea, il primo
intervento è quello del Sindaco che ripete i
motivi per i quali ha chiesto alla gente di“non andare a votare”.
- Interviene il
Segretario della Margherita, Avv. Alfonso Rizzuti, e quando evidenzia il fatto chel’incontro con la Regione Calabria, sul
problema della strada, non c’è ancora stato ed esprime la volontà della Margherita diandare a votare, viene subissato da critiche e contestazioni.
- Il Sindaco
riprende inmano il microfono ed “incazzato”
annuncia:
“…… ed allora anche noi dei
DS andremo a votare”
Ma allora che
bisogno c’era di scomodare l’On. Nicola Adamo, Vicepresidente della Giunta
Regionale della Calabria, se prima di
fargli “aprire
bocca”sui problemi del paese, il Sindaco, solo
per dispetto del segretario della “margherita”, ha cambiato opinione ed ha demolito la “giostra” che per
circa tre mesi aveva costruito
?
Ma non si poteva
“incazzare”
prima ?
Infatti, già in
occasione del “Consiglio Comunale
Aperto” del 21 gennaio 2006,il Presidente del Circolo di A.N., Maria Josè Caligiuri, aveva dichiarato che “Loro sarebbero andati a
votare”.
Conclusioni:
Per il Sindaco era dunquepiù sopportabile l’idea che quelli del
centrodestra sarebbero andati a votare, mentre non ha
gradito la volontà espressa dal segretario della “Margherita” diandareavotare.
ForseilSindacohafattoretromarciaall’ultimo
momento,perchéha capito che ilsuoinvito dinonandareavotaresarebbestatoaccolto dapochissimi“compagni”.
Bisogna però prendere atto che il Sindacoè riuscito a raggiungere un obiettivo:
quello cioè di evitare
che aBocchiglierosisvolgesseuna normalecampagna elettorale; invece niente comizi,nientedibattiti elettoraliesoprattuttonessunadiscussionesull’operatodellaamministrazionecomunale.
Chi pensava che il Sindaco fosse diventato
una persona piùseria
è rimasto deluso:
Lui infattiè sempre
lo stesso:ognigiornocambiaopinione.
13 aprile 2006“Movimento
per la Difesa del Cittadino”