Corrispondenza da Trail Canada di Luigi Perri (Nostra memoria storica)
Gemma e Sillu e subba a scala,Carmele Misitu llu Barcune Za Rafele e Mastrupasquale e’ alla porta mezza aperta:Cch’e successu ,chine t’a minatu biellu miu?puru u ciucciu e Pasuale raglie Sulu a crapa “”peppina un sinni futte.””tuttu u dintuornu e subbasutta ppe lli gridi e morte e Luvigiuzzu! Cucuzza!!!!!!!!,mme chi nna. purtatu,!!!!Cucuzza mmece e milune!!!!!Grido e schiamazzo puntando ad un pezzo di coriander che ho buttato contro il muro mentre mi rotolo a terra e le lacrime fanno lavina sul pavimento di creta della nostra cucina. Cucuzza mmece e Milune!!!!!!!!!!!!!! Zia Rafele mi accoglie nelle sue braccia e mi copre di baci e mi promette di darmi la piu grande fella di miluni che io ho mai visto,solo se smetto di gridare e vado su sulla ferriata con lei ma non ,”Imbraccio”” perche i rumatismi oggi sono aggravate! Milune probiu,o nente piango io Si probiu russu e ti p u cullare puru i civi ca su buoni! Chi puo resistere una offerta simile?non io! Asciugate le lacrime col cappello e amano a mano con zia Rafele io sono pieno di gioia e gia assaporo la bella fella di miluni . Uscendo zia fa cenni al vicinato che tutto e sotto controllo: le porte intorno si chiudono e cosi le finestre e i balconi convergenti su numero 12 Sant”Agostino. Sono le cinque di sera come ci rammenta l’Angelus dalla chiesa Madre e cena ha bisogno di preparare ed e’ anche tempo per la povera Serafina di ritornare dalle vigne Arrivata a casa mia mamma e’ sorpresa che non sono li alla porta a ispettare i contenuti del panariello or della sporta che porta in capo prima che la puo ponere a terra, specialmente oggi che ha trovato alcune culumme e piu di tutto un po di uva ruggine che e la prima ad apparire a Duno.. Ma sopratutto strano e’ l’apparire di Saverio,in rare lacrime che cerca di spiegare la causa del chiasso che ha disturbato tutto il vicinato fino allu biviu! I miluni eranu 50 lire Tu mi nna lassatu 25 L’unica cosa e fare erano i miluni a pane ma nun su buoni ppe zu monacu e nna fattu nnu bordello!! Nel frattempo in Gloria io scendo le scale con in una mano un quarto di luna rossa di melone e un altra mezzo sbafata nell’altra e come al solito grido a crepa pella:Saverio!Questo e Melone vero e questa fella e per te.Amore fraterno viene su in fine anche dopo battaglie a morte!
Nostalgia
“Mamma io moriro di nostalgia Se non rivedo te e l’Italia mia!” Sono appena arrivato in paese e tra gli abbracci e pianti di mia mamma,le zie e cugini che son venuti a ricevermi sento Fortunato il calzolaio ch’e’ sulla porta della bottega circondato dai discepoli e grida”Ben tornato Luigi,appena hai un minute vieni in bottega ci ho qualcosa per te’.” Il Viaggio e stato lungo e penoso perche anche dopo tanti anni io viaggio in Postale con la testa fuori il finestrino e sbuffo vomito ad ogni girone e le budelle arrivano in bocca ‘.; Cosi son mezzo morto al mio arrivo a casa e mi butto a letto immediatamente cercando di fermare la terra che mi gira velocemente intorno. Purtroppo le emozioni del ritorno,la mamma,le genti, i luoghi ma sopratutto la voce del calzolaio risuona costante e sopravviene ogni altro penziero e fa impossibile il riposo cosi . vado alla bottega,anche questa piena di memorie infantili Sembra ieri che anche io sedevo intorno alla piccola bancarella cercando di attaccare lo spago alla”Nzita” e poi niente e cambiato gli stessi discepoli Vincenzino,Totonno,Giggino eMinicuzzo seduti sui due banchi e chi tira spaghi e chi inchioda tacce ma tutti accoglienti e affettuosi. Fortunato e’ uno dei piu intraprendenti in paese e molto capace e stimato al mestiere di “scarparo’’benche in questi tempi scarpe fatte a misura sono rare e i campionarii dei moderni stili sono piu lucrativi , lui ha aperto un negozio dietro la bottega e vende tutto da croma a lacci e spazzole gli ultimi stili di scarpe a tacchi alti e zoccoli feltrati .La sua bottega e’ ora unica aperta in un paese dove non molto tempo fa contava piu di una manata di Famose Calzolerie e famosi Maestri. Al mio arrivo abbracci calorosi dagli allievi e mille domande ma invece di rispondere ,quasi sgarbato domando con ansia che cosa ha da offrirmi cosi importante! Se vuoi sentire tuo fratello in persona che canta una canzone molto commovente vieni nel retrobottega e te la faccio sentire e proprio propio bella,lo accompagnano Ferdinando Capalbo col mandolin o Olindo Abenante con la Chitarra eGabriele e Francesco Ruggiero con sassofoni sono come fossero vivi qui presenti. Mentre io parlo con Fortunato,un gruppetto di donne che solecchiavano sugli scalini del portone vicino Sono ora sulla porta della bottega e anche loro vogliono sentire la canzone ancora una volta “ e cosi bella ti fa piangere ,chiamate Zarafina ,no no la poverella non puo sentire quella voce si tira tutti i capelli quella povera! Ora c’e’ una grande folla sulla porta e sulla strada e tutti vogliono sentire Saverio e Luciano che canta una canzone commovente e patriotica...... l’ha fatta lui stesso... davvero? ... no lui la canta ma non l’ha fatta lui stesso, ma dicono che ora e morto...... no no ha solo perso un braccio... ma se ha perso un braccio come va che suona la chitarra.......zitti il fratello non sa niente...... La conversazione nella folla viene chiara e tonda alle mie orecchie eproducono una inquietudine e anzia insopportabile e finalmente andiamo nel retrobottega a sentire il disco. Meno male che io ero fuori vista da tutti e ancora oggi sento i brividi di quell momento in cui la calda voce di mio fratello suono con passione la piu dolce e potente espressione di nostalgia............ Quel sentiment o era la vera ragione per cui io .lasciato tutto,ero ritornato al paese,................. Mamma io moriro di nostalgia Se non rivedo te e l Italia Mia!
Cavalleria Rusticana.
Le gride disperate di donne risuonano lugubre per tutta la valle!
Il vocabolario dialettale della Sila Greca di Ludovico Aurea ARENTO BRETTIA BOCCH. ROMANA CANZONI FOLK E CHITARRA BATTENTE di Alfonso Bastanzio L'ultima Brigantessa Un Bocchiglierese nel giro della grande editoria nazionale. di Rocco Giuseppe Greco