Corrispondenza di Luigi Perri da Trail Canada memoria storica di Bocchigliero
Estate,Silana! Francussa,pizzica,panica,esuzizza! Stiamo giocando alla mazza nel largo e lu trugliu e andato a finire nell orto di Carmele e non c e modo di ritrovarlo e continuare perche L orto e chiuso da una siepe molto alta e la signora sarebbe pronta con la scopa a ricevere chiugnue decidesse di scavalcarla! Credereste che il semplice processo sarebbe di trovare un altro pezzo di ramo e farne uno nuovo! No ,non lavora cosi,quel truglio appartiene a Cataldo e Gemma che vivono accanto a Carmele,ma non sono in pace!,, In quell orto giaciono il pallone di pezza ,quasi nuovo,la sola pallina di gomma accattata alla Runza appena tre mesi fa,e la cometa che il vento precipito li dal piu alto volo che aveva fatto! Cosi finisce il giuoco per oggi e tutti quattro andiamo sotto la ringhiera dei Mastari e unirci al resto della gioventu dell'Umbru e far piani di qualche scapestrata ,giocare alli cavalli con i grandi,or ascoltare le storie che Leonardo e cistune, sa raccontare cosi bene,le avventure di Tim il piccolo indiano Sono vere storie,lui ce le ha in una catasta di libbretti che porta nella zaina dovugnue va!e poi,suona L ocarina che, ha,ricevuto nel pacco Dall america,e un mago,dicono che incanta anche le galline a seguirlo quando suona l'ocarina! Noi quattro:turuzzu,catavulu,ruoccu e parmebetta e io siamo proprio Devastati,demorilizzati, I Grandi hanno deciso di andare alla cappalla a fare i bagni e non c e Posto per noi Muccusielli! Invece di piangere gridiamo bestemmie e malaguri a tutti loro e arruolato Minicuzzu e viulante e pinuzzu e ummuommu,noi andiamo alla Frischia Questa era una scarsa fontanella naturale,nascosta tra l orto del Clausi e quello dei Brunetti ma per diritto popolare era acceso da uno stretto, Generalmente pieno d ortiche e spinari ma aveva un canaletto e un beveratoio,!L acqua era purissima e potabile e un ricco tesoro per i Brunettiche ne usavano l aqua per il loro bellissimo giardino!Qui potevi vedere le belle brune,mele e pere, negli orti adiacenti ma impenetrabili, Almeno cosi penzano loro Ma oggi non siamo qui per rubare frutta Il caldo e cosi afoso che abbiamo bisogno di dissetarci erinfrescare i nostri ferventi corpicelli! Questo e il nostro Vullo e Cappalla! Tappato il pozzo si riempi abbastanza che uno alla volta noi nudi pulcini Ci potemmo lavare e bagnarci come meglio possibile!Tutto ando meravigliosamente,rinfrescati e felici ritorniamo alla ringhera e al fresco mai sapendo che don Nicola si era goduto lo spettacolo da dietro il muro del suo giardino! Bravi ragazzi ,Zarafi,dice a mia mamma ,la mattina seguente alla Missapriestu. Andare in giro ,scalzi ,era il normale,ma non di rado in gruppi di tre or quattro e tirar fuori i calzoni,unici vestimenti estivi,era popolare specialmente nelle vicinanze del paese,rampicati su alberi di fichi or gelsi,al fresco di un castagno or quercia. Nudita era tollerata per ragazzi fino a una certa eta,ma praticata da molti al lavoro nelle loro vigne In tempi che il fogliame dava Privazia! Non era raro sentire un grido di terrore quando una donzella arrivava alla vigna inaspettata,e non sempre era terrore il tono del grido! I fiumi poi,erano naturali ambienti per nudita! Non sapevo che ci fosse un costume per il bagn o fino a molto piu tardi nel Mio mondo! Non tutte le partite alla mazza terminavano in cosi negativo a causa di poveri vicini,infatti il vicinato era come una sola famiglia e le porte erano tutte e sempre aperte ad ognuno specialmente i bambini ,mamera questa forma di famiglia che a volte causava grave tenzione per tutti quando uno aveva un da fare con un altro perche in quelcaso,tutti,prendevano lato e il nemico di uno e il nemico di tutti! Questo occorreva di rado ma in norma era sempre per il risultato di un ragazzo parlando un po sgarbevole ad una ragazza !La separazione di attivita tra ragazzi e ragazzi era severamente inforzata con complicazioni per famiglie con figli femmine e maschi in tenera eta! Le mamme in questi tempi facevano del tutto per tenerci sott occhio il piu possibile con avere e offrire frutti or confetti a i piccoli passanti e per piccoli e grandi ogni rione aveva uno or due cati di lupini addolciti con sale che ognuno prendeva a voglia passando! Le litiche di rughe erano un vero malore. A tempi nel nostro piccolo paese A parte di quell altra pestilenza chiamata politica,! ,!
Numero tredici,prima fila adestra! Non fu che per l occasione del matrimonio di Toni e Adelina ,che finalmente ebbi l opportunita di di visitare il tumolo di mio padre, Fu proprio Saverio,che dopo il ritorno dalla Chiesa e ricevuto il mazzetto di fiore dalla sposa,lui mi dice:purtamuli allu Tata,ti fazzu vidare duve l anu orbicato Lacasa di Antonio a via speranzella eattaccata a quella dei Ledonnici e alla chiesa madre percio il viaggio al cimiterio e una bella camminata pomeridiana. Al principio stiamo zitti zitti,credo intimiditi dall impresa che stiamo,intraprendendo! Funerali,sposalizii,conflitti interni che accompagnano sempre queste occasioni,sono un po al disopra di me ora che a mano con mio fratello mi sento cosi comodo,la forte mano ,il passo lento,mi fanno sentire sicuro, Non ricordo di aver avuto una simile senzazione,mano a mano con un fratello che non conoscevo prima eccetto per le sue minacce! In suo modo,Saverio voleva infondere in me l idea della sua paterna protezione! Per la via incontriamo amici e parenti,vestiti in gala,diretti al ricevimento dello,sposalizio,un po curiosi della nostra direzione. Al girone,Saverio indica il bollo di mio padre sui travi incatastati e Decadenti!PG. Perri Giuseppe!"sse cose l anu orbicato"mi dici ma io non ci faccio nota. Passando il Turrazzu e le arie dice,"unn avimu cchiu bisuogni e kissu mo" Ionon so che dire,lui parla tra se e dice cose che crede io dovessi sapere ma sono al disopra del mio comprensorio E all imprunire che arriviamo al cimiterio,il cancello e chiuso ma non importa dice lui entreremo dal di dietro,il muro alla cappella e basso. E cosi si fece Entrati subito ci troviamo sui tumuli in prima linea! E qui numero tredici,numero dodici e zio Pietro. Il tumulo e ancora alzato e nuovo,nemmeno erba c e cresciuta,e stato molto secco il tempo, La piccola croce comune ha solo il numero 13 inscrittoe una tabelletta:28/6/1946 altro Mettiamo il mazzetto di fiori sulla croce, E buio ora Sicuramente Zarafina e pazza a quest ora! Ma le lacrime perche non ondano le nostre facce? La voce perche non esclama? Verranno, dice il vecchio amico, verranno, Anche la voce......ma allora non c e nessuno ad ascoltarle! Ritornai molte volte al. Numero tredici. I primi due anni! Poi Un giorno la data alla croce cambio, Domandai...... Esumato,dice il becchino,le osse sono nell ossario! E cosi che quando visito il bellissimo giardino mortuario a l Paese,ammirati i bei monumenti Ai moderni ceduti che han ricevuto Gli onoro dovuti, Un callo alla gola Una lacrima amara, Le Umili tracce fan pena a tornare Anch oggi,con tempi si lunghi e passati Mi trovo orribondo alla Fine pensando Saro piu contento nel gia prenotato Bel tumolo in marmo di fiori adornato Sul colle domante la valle e il pendente Or fu in sua gloria Quell ave uvgualmente Al numero tredici ma non permamente?,.,!? .? ,!
23-08-2016
Info Calabria
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