Gare innocenti,cavalli celesti
Lacrimando al fumo della Focara dell Immacolata,il profumo delle fico infornate,il caldo
delle castagne arrusellate,la cuccia di Santa Lucia,visioni e suoni che arrivano sulle onde magiche
Esi impossessono dei penzieri malgrado lo sforzo di mantenere base alla realtà del giorno!Un rifugio ,un negare quel che si impone più e più ogni giorno in tragitti in procedure nucleari,in pene vecchie e nuove notevole,in conversazioni tu vorresti evitare in conclusioni tu vorresti negare!Bruciami gli occhi fumo secolare,calmami
O pastorello zampognaro,accoglimi nel tuo manto e suonami la pastorale e queste notti insonni ti seguirò per le viuzze del presepio fino ,fino allo stazzo dei tuoi e suona suona li aspetteremo una stella,lì al belare del gregge benigno e monotono seguendo scintille a un fuoco beduino,libere e gaie verso le stelle innalzano le pene,il tuo manto mi accoglierà nel sonno!
,Mentre lì al focolare,questo lungo giorno di neve,facciamo gare a sfavillare dal tronco
La stizza più alta ,luccicante su pel camino
" Ma dico piangendo,perché lui vinge sempre?"
"Perché lui e più grande"
Pura realtà ,corta e precisa,
Il fuso e la rocca fan lana or e' Lino
Un filo ben fino
L a vita e decisa
Ognuno lo sa!nemmeno il destino!
Perché ciò le peneMamma?
Perché sei malato mio caro bambino!
Col naso incollato al vetro gelato
Seguendo gran panni di neve,infiniti,
Io scelgo in silenzio il mio,preferito
Che scende veloce sul davanzale ......
Con dolce e calore mi stringe la mano"
Hai vinto fratello,anderai lontano! "
"Verranno domani i chiari di Luna
E cavalli celesti faranno le nuve
A cavalcare sarem senza sella
Toccando le stelle ara questa ora quella
Ma senza traguardi ,no sfide ,solo fughe
Con bighe di quattro ben alati destrieri
Or vieni ti accucci con me nel dormire
Il mio lungo eterno,il tuo dal soffrire!