Getsemani: Tavola Rotonda alla Notte Verde di Bocchigliero, 19 agosto 2011 di Giovanni Gianfrate
La presentazione del progetto «Getsemani: La memoria di un ambiente» dell'Associazione Coltiviamo la Pace di Firenze, adottato dall'Unione Generale Coltivatori della CISL, ha di fatto aperto la «Notte Verde» di Bocchigliero, tradizionale manifestazione dedicata all'agricoltura organizzata dall'Amministrazione Comunale, dall'Associazione AgronomiperlaTerrA e dall'Associazione Arento. Dopo una profonda e colta introduzione sul significato esegetico e devozionale del Getsemani da parte di Don Agostino De Natale, Parroco di Bocchigliero, il Prof. Giovanni Gianfrate ha descritto la storia del progetto, anche con la proiezione di immagini del Giardino del Getsemani, degli otto ulivi dell'Agonia di Cristo, delle varie fasi di avanzamento delle ricerche scientifiche. In particolare, nella sua relazione, il Prof. Gianfrate ha fatto rilevare l'importanza del progetto; i soggetti coinvolti, principalmente L'Associazione Coltiviamo la Pace di Firenze, di cui egli e' il coordinatore dei progetti di cooperazione internazionale, nonche' la Custodia Francescana di Terra Santa, l'Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree / IVALSA-CNR di Firenze, l'Unione Generale Coltivatori / UGC-CISL, che ha contribuito a finanziare la ricerca scientifica; lo stesso Comune di Bocchigliero e' di fatto un partner di progetto, avendo gia' contribuito alla realizzazione di un convegno in Terra Santa, conclusosi con un Campionato mondiale di potatura dell'olivo. Nel corso della sua relazione, il coordinatore del progetto ha presentato uno ad uno gli otto olivi, ha illustrato le attivita' di ricerca scientifica effettuate, indicato i tempi e le modalita' con cui sono state condotte, le finalita' del progetto, annunciando anche che tutte le indagini sono state concluse e che presto saranno comunicati i risultati alla stampa accreditata presso la Santa Sede, in una conferenza stampa da tenersi nella Sala Marconi di Radio Vaticana. La tavola Rotonda e' proseguita con una dotta relazione sulle «Tecniche agronomiche e la qualita' dell'olio», tenuta dal Dr. Francesco Marino, Presidente dell'Associazione Agronomiperla TerrA, nonche' Presidente di Copagri Toscana (Ugc-Cisl). Il Dr. Marino, dopo aver significativamente puntualizzato l'importanza dell'olivo per la cultura e la storia del Mediterraneo, ha illustrato le caratteristiche delle cultivar locali (Carolea, Dolce di Rossano e Ottobratica) e descritte le razionali tecniche di fertilizzazione; di potatura, ricordando i numerosi campionati organizzati negli anni, fino al Campionato mondiale di potatura degli alberi d'olivo di Taybeh/Efraim, in Terra Santa; di difesa fitosanitaria; di raccolta; dei processi estrattivi dell'olio d'oliva; dell'etichettatura; della funzione dell'olivo per la salvaguardia del territorio e dell'olio per la salute. Ha concluso la Tavola Rotonda sull'olivo e l'olio il Sindaco di Bocchigliero, Dr. Luigi De Vincenti, ringraziando tutti per la riuscita dell'iniziativa, complimentandosi con gli organizzatori e i relatori; nel ricordare la partecipazione di potini di Bocchigliero e dintorni, da lui stesso condotta, al Campionato mondiale di potatura in Terra Santa, ha confermato l'impegno nel progetto Getsemani suo personale e dell'amministrazione Comunale. La Tavola Rotonda si e' svolta nella piazza principale della cittadina calabrese, la «Piazza del Popolo» di Bocchigliero, a 870 m s.l.m., in una serata d'estate altrove afosa, fra le luminarie della festa del Patrono San Rocco; davanti a un folto «popolo» di residenti, emigrati, forestieri dei paesi vicini, turisti: tutti ad ascoltare le vicende di un progetto sul Getsemani che nelle circostanze avrebbe potuto essere giudicato fuori tempo e fuori luogo. E invece erano in tanti a gremire la piazza, incuriositi soprattutto riguardo le tecniche adottate per la determinazione dell'eta' , avendo visto le immagini del succhiello di Pressler, un attrezzo da molti conosciuto. Perche' Bocchigliero e' un Comune della Sila; «terra di boschi infiniti», come dice il Sindaco; un territorio abitato da taglialegna, che hanno trascorso la vita o vivono tuttora del lavoro nei boschi; e di addetti pubblici impegnati nel governo dei boschi e nella gestione dei piani di assestamento forestale. Questo ¨ uno di quei luoghi di cui, nel I secolo a.C., Dionigi di Alicarnasso scriveva: « crescono abeti in gran numero, che si innalzano fino al cielo, pioppi neri, pini resinosi, faggi, querce ampie, frassini, nutriti da ruscelli che vi scorrono in mezzo, e ogni altro genere di alberi, dai rami cosi fitti e intrecciati da tenere la montagna nell'oscurita' anche di giorno» (Dionigi di Alicarnasso, Antichita' romane, XX 15-16). Non solo boschi: digradando dai 1500 m s.l.m. verso la costa ionica, il territorio si popola della vegetazione collinare, di ulivi specialmente; e piena anche di aranci e di fichi d'India. Terra di gente semplice, legata alle tradizioni e alla famiglia; educata alla conservazione dell'ambiente, al rispetto della natura e degli alberi in particolare; capace di comprendere l'umanita' e la fede provenienti dal Getsemani, in qualsiasi momento. Perche' quello del Getsemani non e'¨ un episodio da legare necessariamente alla Settimana Santa: hanno capito a Bocchigliero che il Getsemani e' dentro di noi, nel cuore di ogni uomo, in ogni giorno della vita.
30/08/2011
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