Una delle poche occasioni in cui da bambino  mi piacque essere discepole fu il mio breve  attendere alla bottega di Mastro  Ruoccu U Varrilaru.Convenientemente locata propio infronte a casa nostra a Via St. Agostino.
Rocco Caracciolo,soprannominato non so perche Stoccaturu,era un bell’uomo intorno ai 50 anni,maritato a Caterina Vincenzo ma senza figli dei suoi e percio molto bravo con noi bambini del vicinato facendoci regali di confetti ogni volt ache noi apparivamo alla porta della sua bottega e quindi di continuo e in buon numero     non si mancava mai.Immaginate la mia felicita a sedere su un  banchettino  dentro la bottega mentre  una folla di bambini  e bambine
Assediavano  la porta facendo chiasso e schiamazzi,boccacce e  scene per distrarre la grande attenzione che io  pretendevo ad apprendere il mestiere or incatastare i bariletti finiti or fingere di  tirarli un calcio come se fossero polloni or contare i cerchi di  metallo or di legno che erano appesi al muro  un po piu alti del mio “reach” e cosi usavo una frusta per indicarli.I Cerchi erano la nostra piu grande brama fin dal giorno che  due forestieri,una ragazza e un ragazzo forse di dieci or dodici anni ben vestiti di stile sportivo e scarpe bianche vennero giu via Roma spingendo con una  bacchetta due CERCHI di ferro a grande velocita che non avemmo nemmeno tempo di squadarli bene se non che al ritorno che fecero dal girone ma ora  a folla eravamo tutti ad aspettarli al Calvario e poi seguirli fino  alla porta della Maestra Papparella dove entrarono in fretta e spaventati dalla folla ammirante.
Da quel giorno non ci fu altro giuoco.Via Roma per tutta la stagione non vedette. altro che giovani  maschi e femmine,uomini e donne  andare su e giu con un cerchio or con un piccolo che appena abile a stare inpiedi ma vuole spingere il Cerchio.La Guerra succedeva quando gli invasori della strada venivano da fuori ruga or qualcuno decideva  di usare  la “carrozza”senza avere abbastanza  assistenti a mantenere il passo veloce  e impedire i Cerchisti or viceversa soverchiarli   essendoci solo due  strette linee  della strada usabili  e senza briccio. Naturalmente nel nostro paese non c’e’ giuoco senza provocare “SFIDE”or squadre in ogni rione e ogni eta” e non mancarono affatto per i Circhi:i piu veloci,i piu distanti,i piu grandi,piu piccolo,di legno,di ferro,etc,Parecchie botti segretamente persero forza ma i suoi cerchi erano i piu numerosi e popolari.
Potete immaginare quanta forza morale e mentale dovetti usare io per frenarmi dall’approfittare della mia posizione  in bottega con tutti quei cerchi intorno per farne commercio sottomano,come si dice, avendo tanti inviti  da i miei amici.   Specialmente nelle occasioni  che Mastru Ruoccu mi lasciava in bottega da solo e  lui andava a giocare alla palla di Ferro” una volta la settimana il Mercoledi,.Non sapete il giuocoPALLA di FERRO?

Ebbe io lascio questo a qualcun altro a dirvelo in modo appropriato all’altezza del Giuoco piu antico e piu famoso per il nostro paese e la BRUZIA!    

Vecchio filmato degli italiani di Trail