Naturalistico storico
Bosco di Basilico'
Bocchigliero
Coriglite
Vallone Calamita
Fronti di Basilico'
Accesso: Vico Arento Lunghezza: 4,5 Km circa Durata: 4 ore
tra andata e ritorno
Dislivello: 850 - 600 - 840 - 720 Difficoltà: bassa
Attrezzatura: scarponcini da trekking, bastone, cappellino,
eventuali corde da arrampicata.
Si parte dal paese, da vico Arento in prossimità della
centralina Enel. Subito si
incontra una fontana, utile per riempire la borraccia, ci
si immette sulla strada asfaltata sotto la
rupe della Riforma,
imbrigliata da numerose radici di leccio e arbusti vari. In
un recente passato dalla sua parete si sono staccati grossi massi
ricoperti da una
fitta vegetazione di ginestra.La rupe sale fino al Monastero della
Riformadove un tempo i monaci, al suo interno, avevano scavato
delle gallerie per sfuggire
all'assedio dei briganti.
Proseguendo sulla strada asfaltata per circa 450 metri si giunge
a una curva che si immette in una mulattiera in pietra utilizzata
in
passato per raggiungere Basilicò, un tempo, attivo luogo
agricolo e di pascolo. La mulattiera prende il suo regolare andamento,
fiancheggiata a tratti da muriccioli bassi e scende fra alberi
di roverella, qualche acero, erba e arbusti vari. Essa dopo circa
550 m. sbocca
su una strada sterrata, costruita di recente, per l'esbosco del
legname. In questo punto è presente anche una sorgente
d'acqua. Ci si
incammina sulla sinistra della sorgente lungo la strada arrivando
al punto panoramico Mparu e Nuci (Piano delle Noci).
Lasciato
il punto panoramico si prosegue sempre sulla strada per 350 metri
(durante questo tratto si può osservare la Timpa e u
piciaru) e curvando a destra si riprende la mulattiera. Dopo una
serie di strette e ripide curve si scende al fiume, un tempo
oltrepassabile a mezzo di un ponticello in legno.Si può
scendere lungo il fiume per una quarantina di metri e arrivare
alla parte apicale della cascata del'Vallo del Piciaru,
che potrà essere ammirata dal basso calandosi giù
a mezzo di corde."Attraversato il fiume inizia la salita
e si possa da un bosco di Roverella, Farnetto e Pini d'Aleppo.
Fatti circa 500 m. si giunge a una piccola radura dove si
intravede un
bellissimo scorcio del Vallone di S. Croce e del paese.Dal
terreno della radura affiora una parete rocciosa dove sono
rimasti alcuni buchi,
fatti manualmente per sistemare dell'esplosivo da far brillare
e ricavare le pietre necessarie a costruire il basamento del
ponticello sul
fiume.
Riprendendo il cammino a circa 70 m. si incrocia una stradina
abbandonata da molto tempo che interseca il sentiero, si gira
sulla sinistra e
dopo un tratto di circa 40 m. si imbocca nuovamente la mulattiera
che dovrà essere percorsa per altri 500 m. prima di
svoltare per
un'altra strada sterrata; salendo a sinistra si arriva fino
a Petto di Saitti dove si incrocia la strada comunale asfaltata.
Scendendo per la strada comunale - che da un certo punto non
è più asfaltata - si arriva alla fontana, costruita
a bordo della strada
stessa in Una bella zona del monte dove domina un soprassuolo
arboreo di Cerro, Roverella, Fametto e Castagno con un sottobosco
di
ginestra, felci, luzula, rosa canina e altro. A scelta si
può decidere di proseguire lungo la strada per visitare
l'antica necropoli che si trova
a circa 800 m. di distanza dalla fontana, nascosta da una
moltitudine di arbusti in una conca sopra lo strada. Vicino
si trova anche una
fornace che serviva per cuocere mattoni. La montagna di Basilicò
è
luogo splendido e ameno, ricco di vegetazione floridissima,
così vario nella mutevolezza dei paesaggi, da
apparire a tratti irreali. Per godere di tutte le sue bellezze
molto indicati per le escursioni sono i mesi della primavera
(con le splendide
fioriture di viole, primule, orchidee che ravvivano il verde
delle radure e dei prati, il tutto in contrasto con le tinte
cupe e uniformi delle
foreste), i mesi estivi e quelli autunnali. E' consigliabile
portare con sé binocolo e macchina fotografica: potranno
essere molte le
occasioni per utilizzarli.
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