TERRA MIA
T'amo tanto quanto il primo amore
e un po' di piu' adesso che son via,
piu' nitide tornano alla mente
cose e luoghi a me si tanto cari.
La terra mia, il mio primo amore,
per emigrare io ho abbandonato,
la mamma mia ed ogni caro amico
insieme a te ho perso terra mia.
Piu' non rivedro' del mio giardino
i fiori in fiore a primavera,
il rinverdire dei boschi, il maturare
dei dolci frutti che tanto amavo.
E lo scrocsiar dell'aqua del ruscello
che fa girar la ruota del mulino
del passero il canto sul pero del giardino
ho nostalgia amata terra mia.
Terra di monti e laboriosa gente
di limbide acque e dai grandi boschi
immacolati come Dio li ha fatti
dalle sue mani cadde qui una gemma.
Calabria fiera, tanto martoriata,
cosi derisa, eppure generosa,
di mille e mille braccia tu fai dono
all'altra gente, amata terra mia.
E adesso che io vivo a te lontano
e delle rondini immaggino l'arrivo
a sera sempre con le mani in mano
della tristezza faccio il mio cuscino.
Vorrei vedere il sorgere del sole
che sui miei monti ha un colore fino
del vento possente sentire il soffiare
sull'ultima foglia che cade. Terra mia.
ARRIVA L'ESTATE
Arriva l'estate,
arriva il sole caldo,
si svuota la citta
e la campagna,
la gente si riversa
sulle spiagge
con i bambini
si distente al sole.
Che grande festa
e' una meraviglia,
per qualche tempo
si vive senza usanze,
quanti colori,
quante corse gaie
sulla sabbia calda
lungo il litorale.
Nessuno chiede,
nessuno vuol sapere
piu' dei problemi
o l'ordine del giorno,
viviamo lontani
da tutte le menzogne;
qui siamo al mare
e ci si distende.