Bocchigliero altrimenti chiamato Bottigliere
Bocchigliero altrimenti chiamato Bottigliere, e con ragione per le molte botti che ivi si apparecchiano a conservar la gran copia del vino: è terra fondata come si dice sulle rovine di altri Casali già esistenti in quei territori come di San Basilio, di San Pietro, di San Nicola e d’altri, onde si è renduta tanto popolata. Di tal fondazione i nostri cronisti non fan motto, se non del solo territorio. Il sito è in un ameno colle nelle pendici della Sila tra i fiumi di Lorenzano e Santa Croce, di buon’aria di state e orrido di verno per li freddi e venti ch’il combattono: dal mare distante dodici miglia. Vi è buona Chiesa che è la Matrice e due Conventi di frati. Cioè Agostiniani e Riformati. E uno di moniche, e tutti questi in luoghi ameni e dilettevoli. La gente è versata nelle fatiche e vive bene. Il territorio è con selve piene di castagni, e quercie, copioso di uccelli e di selvaticine, e con buoni pesci nei fiumi. Vi sono delle fonti sorgive e quelle delle Muline è la migliore, e ne beve il popolo. Vi sono vigne e frutti diversi: fonti sorgive e copia, che ascente a circa duecento some all’anno, alla misura di quel paese e ne manda ad altri paesi. Ritrovansi alcuni minerali, come d’oro, argento, ferro e vetriolo: dalle pietre frigie con funghi di ogni sorta: dalle pietre d’oro votar ferri in acqua: così anche la pietra Gagate così detta dal fiume di tal nome nella Licia: la virtù della quale è predicata dai naturali, come Dioscoro, Plinio e altri. Vi nasce altresì la pietra silice, nera, e bianca, anche delle erbe…… come sono il Dittamo bianco, la Centaurea maggiore e minore, e altre diverse. Vi pasce abbondanza d’api, che fan miele copioso. E’ detto territorio nella diocesi di Rossano e pochi sono i padroni investigati.
1 - Nuccio Matera sotto il re Ladislao verso l’anno 1412
2 - Covella Ruffo nel 1445 come nelle croniche. E nel 1465 per essere dominata dalla Corte, vi era Governatore, come anche di Campana, Tomaso di Matera.
- Giò .. nel 1479, come sarà nella Contea di Cariati.
3 – Giovanni Battista Spinello nel 1505 ebbe col Contado di Cariati detta terra e continuò alla famiglia di lui per altri discendenti sino a Don Carlo Antonio Spinello Principe di Cariati.
4 Alessandro Labonia di Longobucco mio amicissimo Signore comprollo dal suddetto nel 1678
5 Bartolo Sambiasi Duca di Calopezzati, comprò da essi…. Nel 1693
Trascrizione dal manoscritto custodito nell’ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA (“ precisamente Tomo II, volume I. catalogo IX” Delle Città. Terre e Casali esistenti in tutta la Calabria” , carta 271, Terra di Bocchigliero) dal titolo: Calabria Sacra e Profana, opera del secolo decimo settimo del sacerdote cosentino Domenico Martire. L’opera è costituita da due tomi, ognuno dei quali comprende due volumi.
Copia tradotta dall'originale del documento ove si afferma le origini della nostra Bocchigliero. E' giusto che ogni buon bocchiglierese ne venga a conoscenza
Francesco (Ciccio) Filippelli
Info Calabria
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