08/03/2010 Sciopero del voto, Comune occupato e negozi ed attività artigianali chiuse. E' totale e proseguirà fino a dopodomani, mercoledì, la protesta degli oltre tremila abitanti di Bocchigliero, centro montano in provincia di Cosenza, che sostengono di essere abbandonati dalle istituzioni. In alcune zone di Bocchigliero, riferiscono i promotori della protesta, non c'è linea telefonica. Mancano, inoltre, le strade di accesso alle frazioni più importanti e, soprattutto, manca il lavoro. Un gruppo di abitanti da stamattina occupa la sala consiliare comunale. Nei prossimi giorni, inoltre, le schede per le elezioni regionali di fine marzo saranno restituite al prefetto di Cosenza. Nel centro del cosentino, inoltre, si registrano pesanti difficoltà a causa delle recenti nevicate che hanno reso impraticabili, riferiscono ancora gli abitanti, buona parte delle strade del paese. Fonte: Il quotidiano della Calabria
“Io non voto”: il paese abbandonato dalla politica
Esasperati dalle promesse che non si tramutano mai in fatti concreti., gli abitanti di Bocchigliero, sulla Sila hanno occupato il Comune, chiuso i negozi e promettono di non andare a votare perché abbandonati dalle Istituzioni.
Bocchigliero, piccolo comune in provincia di Cosenza da cui dista circa 80 km, una trentina di km invece, è la distanza che lo separa dalla costa ionica. Si estende su un dorso dell’appennino della Sila, a circa mille metri di altezza sul livello del mare. Il classico panorama di queste parti, col paesino arroccato sulla montagna che affaccia, come da un terrazzo, sullo splendido mare azzurro dal quale si vede, ogni mattina, sorgere il Sole. Un luogo incantevole apparentemente, magari l’ideale per trascorrerci in tutto relax le prossime vacanze estive. Se non fosse che la realtà, spesso e volentieri, è molto diversa dall’oleografia, specie per chi in questi luoghi ci vive quotidianamente tutto l’anno. LO STATO DOV’È? – “Le istituzioni ci hanno abbandonato“. I circa tremila abitanti del piccolo borgo silano denunciano una situazione che fa a cazzotti con quella della classica cartolina turistica. La viabilità è carente, molte frazioni risultano spesso irraggiungibili, le strade sono impraticabili e non solo in inverno quando il clima rigido di montagna punge duramente. Frequenti sono inoltre, i black-out della linea elettrica, ore ed ore che si trascorrono al buio per non parlare delle linee telefoniche sia quella fissa, sia quella mobile, che rendono impervio comunicare con tutto il resto del mondo. La situazione, negli ultimi tempi, se possibile, si è ulteriormente aggravata mentre, allo stesso modo, l’esasperazione della gente è cresciuta al punto che è stato occupato il Comune, sono state chiusi negozi ed attività commerciali, indetti vari cortei e manifestazioni. Tutto nella speranza di accendere un riflettore su questa triste situazione. ABBANDONATI DA TUTTI – La gente si è stufata. Le continue segnalazioni di disservizi ed inefficienze fatte finora non hanno sortito gli effetti sperati. Le autorità competenti, le istituzioni locali e nazionali hanno fatto, fin qui, “spallucce”: al più, un continuo scaricabarile delle responsabilità. Il Comune che rinvia alla Provincia, la Provincia, a sua volta, rimanda la patata bollente alla Regione. Quest’ultima, poi, chiama in causa lo Stato, il governo, e le stesse società fornitrici di quei servizi, come detto, spesso e volentieri mal funzionanti. Tuttavia, dalle varie “stanze dei bottoni”, nessuno ha mosso un dito per porre riparo a questa incresciosa situazione. Così è sorto un comitato, come si1200907267 Io non voto: il paese abbandonato dalla politica dice in queste occasioni, “spontaneo” di cittadini del piccolo comune silano. Un gruppo di questi, da stamattina, sta occupando la piccola sala consiliare del Comune. E’ stato deciso di passare dalle parole ai fatti. Chiusura totale di ogni attività economica. La protesta che proseguirà senza soste fino a dopodomani, mercoledì 10 marzo. “Mancano, le strade di accesso alle frazioni più importanti e, soprattutto, manca il lavoro” è il refrain che di bocca in bocca i cittadini ripetono come un “mantra” durante la protesta. Mali vecchi e nuovi che, col trascorrere del tempo, si stanno sedimentando. Un muro che impedisce ogni possibile evoluzione di questa e, per la verità, anche di tante altre realtà di questo splendido spicchio d’Italia. “NON ANDREMO A VOTARE!” – E poi ci sono le elezioni. Anche nel piccolo paesino di montagna fanno capolino agli angoli delle strade principali, i cartelloni di propaganda elettorale con in bella mostra il “capoccione” di questo o quel candidato. I loro slogan, le loro promesse, i loro volti paciosi e sorridenti appaiono in stridente contrasto con quest’amara realtà. Si legge di cambiamenti possibili, di nuovo sviluppo e, ovviamente, di lavoro per tutti. Come sempre, come al solito. Troppo, per questa gente che delle promesse non sa più che farsene. Bocchigliero ha detto: “basta, non ne possiamo più di essere presi in giro”. Così un cittadino ha dato sfogo al suo risentimento. Il comitato di cittadini, tutti d’accordo o quasi, ha deciso la successiva mossa da intraprendere. Nei prossimi giorni, le schede per le elezioni regionali di fine marzo saranno tutte restituite al prefetto di Cosenza. “Se lo Stato non ci vuole aiutare, noi non vogliamo aiutare lo Stato, questo Stato, che non ci ascolta” ha urlato una signora. Del resto, proprio da queste parti, alle promesse che non si tramutano mai in realtà e fatti concreti ci hanno fatto tristemente il callo. Una storiella di qualche tempo fa, racconta che un candidato di queste parti tenne un comizio, esordendo: “se mi darete lu voto, vi farò fare nu ponte“. Dal pubblico si levò una voce: “Nun tenimmo ‘o fiume“. E l’altro, il “politico”, prontissimo rispose: “E allora pure ‘o fiume, pure ‘o fiume…” Forse, questa volta, non sarà tanto facile convincere con le solite chiacchiere gli abitanti di Bocchigliero. Fonte:Giornalettismo.com
La notizia su Ansa/Calabria Lo sciopero su Strill.it Su Italia/Mondo-Varese-News La riviera
Le prime foto dello sciopero in atto a Bocchigliero nonostante la neve e il paese isolato dal mondo questa volta si fa' sul serio. Foto di Fortunato Lerose
08/03/2010 Foto inviatomi da Fortunato Lerose
La galleria fotografica dello sciopero sul sito skytg24
Oggi come allora chiediamo aiuto per Bocchigliero di Luigi Perri da Trail Canada
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Il vocabolario dialettale della Sila Greca di Ludovico Aurea