Dopo una titubanza iniziale
,determinata da una scarsa,e immotivata,
fiducia nelle proprie capacità creative,i sette autori
dell’opera hanno fuso insieme competenze, doti artistiche,
volontà di prestare un servizio alla Comunità e desiderio
di caratterizzare la sacra ricorrenza in modo personale e coerente
con la loro professione.
Nel corso di numerosi incontri
ritagliati nel tempo libero, una volta ultimate le
mansioni lavorative,
Anna Comite, Maria Rosa Costantino,Leonardo Forciniti,Lucia
Spataro,Letizia Scervino,Maria Spatafora e Maria
Scigliano,
dopo aver vagliato varie ipotesi,hanno optato per una rivisitazione
tradizionale della Natività.
Accantonata ogni idea di
contestualizzazione contemporanea,
gli autori del Presepio hanno voluto sottoporre,principalmente,
all’attenzione dei fedeli l’essenzialità e la precarietà
della nascita del Salvatore in un’ambientazione sobria e
priva di connotazioni auliche,ma,nel contempo, suggestiva e
coinvolgente
proprio per l’immediatezza del messaggio di speranza
che suggerisce implicitamente. La nascita povera
del Re dei Re,l’amorevole devozione della Madre, la rasserenante
protezione di Giuseppe, insieme alla processione dei pastori festanti,
che, dalle loro dimore, si accingono a
rendere omaggio, con i loro umili doni, al
DivinoBambino, che si manifesta al mondo intero,
rammentano la sublimità dell’ evento che ha mutato le sorti
dell’umanità.
Un messaggio di pace e di speranza
è quello che i giovani dell’L.S.U./L.P.U.,di Bocchigliero
intendono lanciare metaforicamente
attraverso la semplicità e l’immediatezza del loro
presepio:speranza in un mondo meno interessato al superfluo e
all’effimero,
speranza in una società in cui non esistano sperequazioni di
sorta e in cui ognuno occupi un posto dignitoso e conforme alle proprie
attitudini,
speranza in un futuro che poggi su basi solide e in cui i fatti contino
più delle parole.