ORIGINE DEL NOMEIl nome Longobucco deriva dallo svevo LONGBURG (long = lontano e burg = castello), assegnato all'abitato durante gli anni della dominazione normanna. Nelle carte del Duecento e del Trecento il paese risulta citato come "Terre Longobucti" e "Longobucto". RISORSE STORICO ARTISTICHETra i beni storico-monumentali di Longobucco spicca la Chiesa Matrice, dedicata a S. Maria Assunta, la cui esistenza è attestata fin dal XII secolo. Nell’interno si segnala la presenza di un fonte battesimale in pietra nera poggiante su tre leoni, opera di scultura romanico-normanna, ed acquasantiere in pietra verde di Calabria del sec. XVI. Di particolare interesse, sempre nella stessa chiesa, una preziosa scultura lignea quattrocentesca raffigurante una Madonna col Bambino, opera di artigiani silani. Vi sono, inoltre, due tele di Onofrio Ferri da Paludi, l'affresco "Adorazione dei Magi" di Cristoforo Santanna (sec. XVIII - ritoccato nel 1926 da Pasquale Capobianco), dove si raffigurano i costumi del ‘700 dei vari strati sociali e il ballo della tarantella al suono della cornamusa, arredi e paramenti sacri barocchi, due statue secentesche, altari, confessionali ed argenterie del Settecento. Gravemente danneggiata dai terremoti del 1743 e del 1783, la Chiesa Matrice fu ricostruita nelle attuali forme barocche alla fine del ‘700. Dinanzi alla Chiesa Matrice si erge la bella Torre campanaria romanico-normanna, a corpo quadrangolare, costruita con murature in blocchi squadrati di tufo a vista, poggianti su di un basamento di grossi ciottoli di granito, cementati con calce. Originariamente edificata intorno al mille, come torre civica di avvistamento e di guardia, è stata adattata nel 1500 a campanile. Il corpo della Torre è costituito da tre dadi sovrapposti, i primi due di uguale perimetro, il terzo appena più piccolo. Nel primo dado, sul lato volto a settentrione, si apre la porta d’accesso; nel secondo dado si aprono due monofore, una sul lato orientale e l’altra sul lato meridionale. Sul terzo dado s’innesta un tiburio ottagonale, sul quale si erge una guglia piramidale terminante con un elemento a sezione conica. Altre chiese di Longobucco interessanti e meritevoli di visita sono: a) La chiesa cinquecentesca di S. Maria Maddalena, già facente parte di un Convento di Francescani Riformati, che custodisce un bel crocifisso ligneo scolpito a tutto tondo, opera di artista meridionale del periodo neoclassico (1826); b) La Chiesa di S. Domenico, con l’espressiva statua lignea del Santo, opera artigianale del ‘700, e la bella balaustra in ferro battuto dell'artigiano Domenico Aurea. c) La Chiesa degli Angeli custodi, del XVII secolo, ove si possono ammirare, tra l’altro, una bella statua dell’Addolorata, del 1757, e due tele poste sugli altari laterali e raffiguranti la Pentecoste e la Madonna del Carmine. Una passeggiata per le caratteristiche "vinedde" e gli angusti "stritti" dei quartieri più antichi (Motta, Terzuolo, Portacqua) permette infine di ammirare i palazzi nobiliari e le case tipiche del '600 in pietra e calce. PRODOTTI TIPICIProdotti tipici alimentari Olive ed olio vergine, vino, formaggi freschi e stagionati, salumi tradizionali stagionati, patate, “sardella”, lavorazione e conserva dei funghi. Si segnala inoltre la produzione di una famosissima grappa, dal gusto forte e intenso, battezzata ironicamente "acqua di Macrocioli". Tra le specialità gastronomiche si ricordano infine i "ferrietti ccu mele", sorta di maccheroni fatti in casa col "ferretto" e conditi con mollica di pane, miele e uva sultanina, secondo un'antica ricetta araba (piatto tipicamente natalizio). Prodotti tipici artigianali Tipica di Longobucco si tramanda da generazioni l'arte della tessitura e del ricamo. Di pregevole fattura sono anche i lavori in legno, in pietra e in ferro battuto. |
Galleria fotografica |
|
|
|
|