ORIGINE DEL NOMENon si hanno notizie certe sull’etimologia del nome Paludi; le uniche cose certe sono che fu un Casale di Rossano nel tardo Medio Evo e che sorse vicino all’imponente centro brezio di Castiglione, esistente nel 1325 RISORSE STORICO ARTISTICHELa Chiesa matrice di San Clemente domina il Centro storico. Risale al XVI sec. e si presenta, all’esterno, con una gradinata semicircolare alla cui sommità si aprono tre portali ad arco, due laterali piccoli ed uno centrale molto grande. Il portale centrale è sorretto da due colonnine ritorte molto belle ed è sormontato da un grande rosone. L’interno, in stile chiaramente rinascimentale, appesantito da stucchi settecenteschi, è oggi tornato all’antico splendore grazie ad una sapiente opera di restauro ed eliminazione del sovraccarico falso barocco. Pilastri a pianta circolare in laterizio locale, con basi e capitelli in pietra calcarea, dividono la chiesa in una navata centrale e due navatelle laterali. Ognuna delle tre navate è chiusa da un altare in marmi policromi: quello della navata sinistra risale al 1778, quello della navata destra al 1700, mentre quello della navata centrale è molto recente e sostituisce quello originario di cui si è persa traccia. Nella Chiesa sono custoditi due dipinti del pittore paludese Onofrio Ferro (attivo nel 1700): uno raffigura il battesimo di Gesù ed è datato 1736; il secondo l’incoronazione di San Clemente Papa, datato 1740. Il “pezzo” sicuramente più importante nella Chiesa è un prezioso crocifisso ligneo di autore ignoto, ma di scuola sicuramente pisana. Pregevoli le due campane del 1700 custodite nel campanile ricostruito, dopo un crollo, negli anni '50. La Chiesa di S. Antonio è situata in contrada “Nazaret” ed è una delle più antiche e meglio conservate. La caratterizzazione principale è data da un maestoso altare al cui centro spicca uno stendardo raffigurante la Vergine e risalente al 1500. Dietro lo stendardo, in una nicchietta ricavata nel muro, è affrescata in maniera semplice e freschissima, una piccola Madonna con bambino. L’affresco reca la data deI 1525. Notevole è anche il soffitto ligneo dipinto con scene evangeliche da Onofrio Ferro. La Chiesa dell’Immacolata, il cui tetto è crollato, conserva un ricchissimo portale istoriato, sulla cui chiave di volta è scolpito un ariete (segno zodiacale che identifica il periodo di concepimento di Gesù), mentre sulle colonnine laterali sono rappresentati, sulla sinistra, San Francesco di Paola e Adamo, sulla destra San Francesco d’Assisi ed Eva, la quale, sotto il piede destro, ha un cuore trafitto da un dardo. All’intero della chiesa sono visibili gli stalli del coro, datati 1739. La Chiesa del Soccorso si presume che, in origine, fosse un oratorio basiliano (tale tesi, oltre che da altri indizi, sembra essere suffragata dalla presenza di numerose grotte nei dintorni, tant’è che la zona si chiama “I rutti”). All’interno sono da vedere un ricco altare barocco ed una pregevole acquasantiera. Nella Chiesa è stato ritrovato un messale veneziano. La Chiesa del Carmine, forse la più interessante di tutte le numerose chiese presenti nel territorio di Paludi, è ridotta a poco più di un rudere. Saccheggiata di tutti i suoi preziosi reperti (dipinti cinquecenteschi, preziosi lampadari, ecc.) si presenta, oggi, ricca del suo portale gotico e di numerosi lacerti di affreschi, tre dei quali rappresentavano sicuramente San Sebastiano. Quasi interamente leggibile è, invece (purtroppo ancora per poco). una Madonna di Loreto, affrescata su una parete non crollata, ma esposta alle intemperie. PRODOTTI TIPICIProdotti tipici alimentari Olio ed olive; salumi tipici (salciccia, soppressata, capocollo, gelatina); pregiati formaggi; sardelle e sarde sotto peperoncino; conserve (funghi, pomodori secchi, melanzane, peperoncino); maccheroni a ferretti con sugo di castrato o maiale; peperonate; “grano grattato” con pomodoro e salciccia. Prodotti tipici artigianali Lavorazione del legno. Ceste e panieri in vimini. |
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